porto zucchero? meglio dell'oro,
meglio dell'incenso e della mirra. sono
contenta, è quanto di meglio potessi sperare di portare. meglio
dell'avorio
e delle teste mozzate, e se ne accorgerà anche Kurtz, te lo dico
io.
come tagli, sono vite che s'incrociano: è da lì che sgorga il
veleno.
anch'io solevo crocifiggere un tempo, poi ho visto l'orrore e mi
sono
vergognata come non mai. da allora dato che tendo agli eccessi ed è
per
questo che son devota all'equilibrio (che non ho) mi sono addolcita
al
punto -credo- da sfiorare la nausea, visto che i pellegrini che
intersecano
la mia rotta difficilmente riescono a digerirmi. ma proseguo il
cammino,
anche se il mio non è un fiume ma il mare aperto (ed è più
difficile
trovare la direzione) facendo dell'ingenuità il mio vessillo,
dell'armonia
la mia intenzione, della conoscenza la mia meta.
nella mia borraccia solo acqua: il sale in tavola insieme al pepe e
le
altre spezie, e che ognuno scelga il condimento che preferisce.
by ittica 2002
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