ispirami, indiano. ispirami una bella storia da
scrivere, visto che non sei capace nemmeno prendermi in giro come si
deve. hai mani che profumano di menta, capelli lunghi e bagnati ed
occhi velati da una cortina sintetica. hai la voce di un bambino e
il cuore di un vecchio stronzo. la tua bocca non è ben disegnata ma
è morbida e umida quanto basta per deviare il corso del mio destino
vizioso.
versami da bere, indiano. dicono che tu sia un mago nell'arte
delle giuste dosi: entusiasmo e indifferenza, desiderio ed
imbarazzo, fusione e distacco. prepara qualcosa di buono come ho
saputo fare io per te, non importa se è tardi. versami da bere (più
tardi mi maledirò per questo) una miscela in tre parti ben
proporzionata, fammi girare la testa.
scopami ancora, indiano. insegnami i passi della tua danza
melmosa e canta pure, senza vergogna. tanto domani mattina non ne
avrò neanche un piccolo ricordo.
by ittica 2002
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